I nomi dei mesi giapponesi non sono sempre stati semplici come quelli di oggi:
一月 いちがつ ichi-gatsu gennaio “mese numero uno”
二月 にがつ ni-gatsu febbraio “mese numero due”
三月 さんがつ san-gatsu marzo “mese numero tre”
四月 しがつ、よんがつ shi-gatsu, yon-gatsu aprile “mese numero quattro”
五月 ごがつ go-gatsu maggio “mese numero cinque”
六月 ろくがつ roku-gatsu giugno “mese numero sei”
七月 なながつ、しちがつ nana-gatsu, shichi-gatsu luglio “mese numero sette”
八月 はちがつ hachi-gatsu agosto “mese numero otto”
九月 くがつ ku-gatsu settembre “mese numero nove”
十月 じゅうがつ jῡ-gatsu ottobre “mese numero dieci”
十一月 じゅういちがつ jῡ’ichi-gatsu novembre “mese numero undici”
十二月 じゅうにがつ jῡ’ni-gatsu dicembre “mese numero dodici”
Prima dell’introduzione del calendario gregoriano in Giappone venivano usati calendari lunisolari (旧暦、きゅうれき、kyῡreki) basati sul modello cinese, l’ultimo dei quali, il tenpōreki (天保歴、てんぽうれき) è rimasto in vigore fino al 1872.
Il significato dei nomi antichi è tuttora oggetto di dibattito, ed esiste più di una pronuncia diversa per ognuno di essi. Riporto di seguito i più comunemente accettati:
睦月 むつき mutsuki “mese della compagnia/amicizia”
如月 きさらぎ kisaragi “mese in cui coprirsi con vestiti caldi”
弥生 やよい yayoi sembra derivare dall’era Yayoi (弥生時代、やよいじだい)
卯月 うづき uzuki “卯、 う、 u” nel calendario cinese indica il Coniglio, quarto segno zodiacale dal solstizio d’inverno
皐月 さつき satsuki sembra derivare da “早苗月、さなえつき、 sanaetsuki”, il mese in cui viene piantato il riso
水無月 みなづき minazuki “mese della pioggia”, na in origine significava di
文月 ふみづき fumizuki “mese della cultura”, con riferimento alla festa di Tanabata in cui si recitano canti e poemi tradizionali
葉月 はづき hazuki “il mese delle foglie (che cadono)”
長月 ながつき nagatsuki “il mese lungo”, abbreviazione di “mese delle notti che si allungano”
神無月 かんなづき kannazuki “il mese delle divinità”. Come sopra, na in origine significava di. Si riferisce alla tradizione secondo la quale in questo mese tutte le divinità giapponesi si recano a rendere omaggio ad Amaterasu, dea del sole.
霜月 しもつき shimotsuki “il mese delle gelate”
師走 しわす shiwasu “i maestri che corrono”, in riferimento a tutti i preparativi necessari per i festeggiamenti del Capodanno.
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